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Sommario
Il 17 gennaio 2024, Google ha annunciato diversi cambiamenti in arrivo sul suo motore di ricerca per potersi conformare al DMA. Da adesso fino al 6 marzo, data di entrata in vigore di questa nuova legislazione europea, assisteremo probabilmente a dei cambiamenti nei risultati di ricerca.
Scopri quali sono le variazioni da prevedere!
Il Regolamento sui Mercati Digitali (DMA, dall’inglese “Digital Markets Act”) è una legislazione dell’Unione Europea che mira a disciplinare il potere delle grandi piattaforme, le cosiddette “VLOPS” dall’inglese “Very Large Online Platforms”), spesso considerate “gatekeeper”, cioè controllori dell’accesso al mercato digitale.
L’obiettivo del DMA è di garantire una concorrenza leale stabilendo delle regole specifiche per le grandi aziende tech, come l’obbligo di trasparenza e il divieto di ricorrere a pratiche anticoncorrenziali.
Il DMA ha come obiettivo di contrastare le pratiche anticoncorrenziali delle VLOPS e di limitare le disuguaglianze derivanti dalla loro dominazione sul mercato digitale.
Le GAFAM in particolare (Google, Apple, Facebook, Amazon e Microsoft) detengono quasi il monopolio assoluto grazie a degli algoritmi spesso poco chiari che privilegiano i loro stessi prodotti (come Google, che mette in primo piano i risultati del Local Pack di Google My Business).
È per questo che le VLOPS vengono accusate di accaparrarsi un’enorme parte del panorama digitale europeo, rendendo la concorrenza quasi impossibile per le piccole e medie imprese.
Quindi, il DMA mira a:
Dal punto di vista dei consumatori, il DMA ha anche l’obiettivo di garantire una maggiore trasparenza nella raccolta e nell’utilizzo dei dati, restituendo al contempo agli utenti il potere di scegliere le proprie piattaforme (scelta del browser predefinito, possibilità di disinstallare alcune applicazioni preinstallate sul proprio smartphone…).
DMA e DSA, qual è la differenza?
Sicuramente sentirai parlare delle due insieme, ma si tratta di due regolamenti europei distinti, anche se vanno di pari passo.
Il DMA ha come scopo quello di combattere contro il monopolio e la concorrenza sleale esercitata dalle VLOPS.
Il Regolamento sui Servizi Digitali (di seguito DSA, dall’inglese “Digital Services Act”), dal canto suo, lotta contro la disinformazione e la diffusione di contenuti illeciti come i discorsi d’odio, la pedopornografia, il terrorismo, le false recensioni o ancora le false schede Google sulle piattaforme online. In altre parole, l’obiettivo del DSA è che il contenuto diffuso online rispetti i regolamenti in vigore.
Sicuramente sentirai parlare delle due insieme, ma si tratta di due regolamenti europei distinti, anche se vanno di pari passo.
Il DMA ha come scopo quello di combattere contro il monopolio e la concorrenza sleale esercitata dalle VLOPS.
Il Regolamento sui Servizi Digitali (di seguito DSA, dall’inglese “Digital Services Act”), dal canto suo, lotta contro la disinformazione e la diffusione di contenuti illeciti come i discorsi d’odio, la pedopornografia, il terrorismo, le false recensioni o ancora le false schede Google sulle piattaforme online. In altre parole, l’obiettivo del DSA è che il contenuto diffuso online rispetti i regolamenti in vigore.
Quali sono le aziende interessate dal DMA?
I “gatekeepers” identificati dalla Commissione Europea sono sei in totale. Tra questi “controllori del web”, troviamo:
In effetti, è difficile immaginare di navigare sul web senza fare ricorso almeno a una delle piattaforme di questi sei giganti!
E non sono gli unici: altri grandi nomi dell’e-commerce o della prenotazione online sarebbero altresì interessati dalle misure del DMA. Tra le piattaforme che si trovano nel mirino della Commissione Europea ci sono Alibaba, Booking.com e anche Zalando.
Google si prepara all’attuazione del DMA mettendo in pratica e testando dei cambiamenti sui suoi prodotti, destinati a conformarsi con le nuove regole europee.
Leggi l’insieme degli annunci su questo articolo di blog di Google (in inglese).
Modifiche alla pagina dei risultati di ricerca di Google (Google Search) sono in fase di implementazione in Europa, in particolare con:
Per alcune categorie, come gli hotel, Google prevede di testare uno spazio dedicato ai siti di confronto e ai fornitori, al fine di mostrare risultati individuali più dettagliati (immagini, classifiche con stelle, ecc.).
Questi cambiamenti comporteranno la rimozione di alcune funzionalità dalla pagina di ricerca, come la sezione “Google Flights”.
In conformità con il DMA, Google deve mostrare delle schermate di scelta aggiuntive che permettano agli utenti di cambiare facilmente motore di ricerca o browser predefinito sui telefoni Android. Google prevede di rendere queste schermate più visibili durante la configurazione di un telefono Android e nell’applicazione Chrome, sui computer desktop e su iOS.
Nelle prossime settimane, gli utenti di Google in Europa vedranno apparire un banner di consenso in più, che permetterà loro di scegliere se alcuni servizi possono continuare a condividere dati (usati per contenuti o pubblicità personalizzate all’interno dei prodotti Google). Gli utenti potranno liberamente cambiare le loro preferenze nel loro account.
Google offre già ai suoi utenti la possibilità di scaricare o trasferire i loro dati da 80 prodotti diversi. Per soddisfare i requisiti del DMA riguardanti la portabilità dei dati verso applicazioni o servizi terzi, Google testerà presto un’API per la portabilità dei dati destinata agli sviluppatori.
Prima ancora della data di scadenza del 6 marzo, Google ha intenzione di attuare delle modifiche sulle pagine dei risultati per condurre dei test prima ancora di adottare le misure di conformità al DMA. Si tratta di cambiamenti destinati a evolvere nel corso del tempo.
Il cambiamento principale della visuale riguarda l’apparizione di una nuova sezione di risultati che si posiziona sopra il tradizionale Local Pack: i Siti di luoghi.
Attenzione
Essendo questa nuova funzionalità in fase di test, l’ordine dei diversi blocchi potrebbe cambiare. Pertanto, è possibile che la sezione “Siti di luoghi” appaia sotto il Local Pack in futuro.
Essendo questa nuova funzionalità in fase di test, l’ordine dei diversi blocchi potrebbe cambiare. Pertanto, è possibile che la sezione “Siti di luoghi” appaia sotto il Local Pack in futuro.
I “Siti di luoghi” sono caroselli di siti comparatori, di directory locali e di siti di marca. Si dividono in varie categorie: i siti di marca, le directory principali, quelli rari e specializzati.
Con questa nuova visualizzazione, Google cerca di conformarsi al DMA concedendo maggiore visibilità alle directory e ai comparatori, così come a tutte le aziende che questi ultimi referenziano.
Lo sapevi?
Avere uno Store Locator sul proprio sito web è il miglior modo di migliorare il posizionamento del sito del brand tra i blocchi dei “Siti di luoghi”!
Avere uno Store Locator sul proprio sito web è il miglior modo di migliorare il posizionamento del sito del brand tra i blocchi dei “Siti di luoghi”!
Forse ci hai già fatto caso: Google sta effettuando dei test anche sulle recensioni dei clienti, mostrando attualmente anche le recensioni che vengono da altre piattaforme:
Per conformarsi al DMA, Google sembra aver rivisto la sezione delle recensioni delle sue schede Google My Business. Invece di mostrare solo le recensioni pubblicate sulla scheda, il motore di ricerca ora reindirizza l’utente verso una nuova richiesta “nome dell’azienda + recensioni”, consentendo al consumatore di accedere alle recensioni pubblicate su tutti i siti web, senza uscire dalla scheda dell’azienda. È quindi ora possibile consultare recensioni da UberEats, TrustPilot o TripAdvisor direttamente da una scheda Google.
Le aziende dovranno abituarsi a molte incertezze sull’evoluzione della ricerca nei prossimi anni. Il progresso principale riguarda la nuova interfaccia di Google basata sull’intelligenza artificiale (IA), Google SGE.
Per quanto riguarda il Local Pack, non c’è motivo di preoccuparsi: al momento non si prevede di sostituirlo con Google SGE. Le tre schede dovrebbero però apparire al di sotto dei risultati proposti dall’intelligenza artificiale di Google.
Inoltre, con questa nuova configurazione, potrebbero essere messi in risalto più punti vendita:
Questo nuovo “SGE Pack” potrebbe quindi aggiungersi al vecchio Local Pack, permettendo a 8 aziende di essere messe in evidenza dal motore di ricerca.
Nota bene:
Google SGE non è ancora disponibile in Italia ed è ancora in fase sperimentale negli Stati Uniti.
Google SGE non è ancora disponibile in Italia ed è ancora in fase sperimentale negli Stati Uniti.
Sembrerebbe che Google abbia scelto di lasciare scegliere agli utenti se fare ricorso o meno a Google SGE, permettendo di attivare o disattivare la funzionalità dall’interfaccia Google Labs. Una decisione che sembra andare nella direzione del DMA, dando maggior libertà agli utenti riguardo alla visualizzazione dei loro risultati di ricerca!
Questi cambiamenti di visualizzazione su Google sembrano rimescolare le carte per quanto riguarda la visibilità online delle aziende. Il blocco “Siti di luoghi” rischia di rubare la scena al tradizionale Local Pack?
I milioni di aziende che dispongono di una scheda Google possono stare tranquille: Google My Business non ha ancora detto l’ultima parola!
Se è vero che la posizione del Local Pack potrebbe scendere di un gradino nei risultati di ricerca, attirerebbe comunque gli utenti. Circa una ricerca su due su Google termina in “no click search”, ovvero l’utente non clicca sui link.
Il Local Pack ha quindi il notevole vantaggio di mostrare informazioni chiave a colpo d’occhio e di accelerare la raccolta di informazioni dei potenziali clienti. Inoltre, è un indicatore che gli utenti consultano da anni: è quindi difficile immaginare che perdano l’abitudine di farlo!
L’integrazione del Local Pack nei test di Google sulla Search Generative Experience (SGE) mostra anche che il gigante americano non intende abbandonare questo prodotto tanto facilmente e lo integra fin dall’inizio in questi cambiamenti dei risultati di ricerca basati sull’IA. Puoi dunque rassicurarti sul futuro delle schede Google!
Che si tratti di Siti di luoghi o della visualizzazione di altre piattaforme di recensioni, questi cambiamenti dei risultati di ricerca riguardano solo la Ricerca Google (Google Search). Infatti, Google Maps non è per niente colpito da queste modifiche.
Una buona notizia per la tua azienda, poiché il 50% delle ricerche locali passa direttamente attraverso Google Maps (secondo uno studio di Partoo condotto nel 2023 su 10 miliardi di visualizzazioni di schede aziendali).
È quindi meglio relativizzare l’importanza di questo nuovo modello, che alla fine riguarda solo la metà delle ricerche di punti vendita locali.
La conformità al Digital Markets Act da parte dei gatekeeper, in particolare Google, porterà a numerosi cambiamenti in termini di visibilità online. È importante anticiparli e adattare di conseguenza la tua strategia di marketing.
È più importante che mai arricchire e aggiornare continuamente le schede Google.
Infatti, nonostante i numerosi cambiamenti di visuale (siti di link, SGE, ecc.) vi è una cosa che non cambia: le informazioni delle schede rimangono LA fonte principale di dati su cui Google si appoggia per posizionarti tra i risultati di ricerca.
Che si tratti di SEO locale tradizionale o di apparire in questi nuovi canali, assicurati di completare le tue informazioni, aggiungere foto e rispondere alle recensioni.
Non puntare solo su Google per la tua presenza online! Questi cambiamenti legati al DMA possono essere l’opportunità di esplorare altri canali di visibilità, come Apple Business Connect per un migliore posizionamento su Apple Maps, o l’iscrizione a WhatsApp Business.
Affidarsi a uno strumento di Presence management come quello di Partoo è anche il modo giusto per puntare sulle directory che sono già referenziate nei Siti di luoghi messi in evidenza da Google. Hoodspot, Foursquare… tutte piattaforme dove le tue informazioni vengono aggiornate automaticamente!
Lo Store Locator è una vera e propria vetrina digitale per i tuoi punti vendita, poiché include le loro informazioni più importanti (indirizzo, orari di apertura, numero di telefono, servizi offerti, ecc.). Aiuta i tuoi clienti a trovarti più facilmente, ma anche i motori di ricerca a posizionarti meglio.
Non è raro vedere uno Store Locator apparire nella sezione Siti di luoghi di una pagina di risultati. Una tendenza che naturalmente si accentuerà quando Google confronterà le informazioni di uno Store Locator aggiornato con le informazioni errate di un annuario gratuito. Uno Store Locator ottimizzato sarà privilegiato da Google.
Anche le pagine web del tuo Store Locator saranno visualizzate fra i risultati di ricerca locale, talvolta persino sopra i Siti di luoghi e il Local Pack.
Pertanto, è opportuno restare all’erta per i cambiamenti futuri: con Google in fase di test, altre evoluzioni sono da prevedere prima dell’entrata in vigore del DMA a marzo.
Preoccupato/a per l’impatto del DMA sul posizionamento della tua azienda? Discuti con un esperto di Partoo per fare il punto sulla tua strategia di visibilità locale!
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