Le parole del CEO di Partoo: memo 2023

L’idea di Partoo è nata da una convinzione: la fine del sito web.

Nel 2014, anno di creazione di Partoo, le informazioni base delle attività commerciali(indirizzi, orari, numeri di telefono, foto) sono diventate accessibili direttamente da piattaforme come Google, Facebook, Apple, Waze, ecc.

Nel 2016, potevamo consultare le recensioni dei punti vendita su queste stesse piattaforme. Ci permettevano di scegliere l’azienda dove recarci per comprare o ordinare un prodotto, senza necessità di andare sul loro sito web.

Oggi, in diversi Paesi (e presto anche in Europa) è possibile acquistare prodotti direttamente dalle piattaforme (i newyorkesi che ordinano un Burger King su Google, gli indiani fanno acquisti da Jio su Whatsapp). Un ulteriore motivo per andare sempre meno sui siti web.

La loro fine graduale è in arrivo e con essa un cambiamento totale dei modelli di consumo.
Anno dopo anno, Partoo diventa sempre più necessario perché la nostra missione è aiutare le aziende ad adattarsi ai cambiamenti del comportamento d’acquisto. Che si tratti di ricerca, scelta o ordine – le tre fasi principali del percorso del consumatore – i nostri prodotti offrono una soluzione per trarre vantaggio dalle nuove abitudini.

Abbiamo la fortuna di essere uno dei primi operatori al mondo a coprire tutte e tre le fasi. Questa posizione unica ci offre l’incredibile opportunità di aiutare milioni di aziende ad avvicinarsi ai loro clienti reinventandosi in base al cambiamento delle abitudini dei consumatori. Oggi, a più di 8 anni dalla creazione di Partoo, sono convinto che siamo solo all’inizio della nostra storia.

2022, un anno valutato 4,9/5

Sia su Glassdoor (197 recensioni) che sulla nostra scheda Google (832 recensioni), abbiamo l’eccellente valutazione di 4,9/5. Poiché al giorno d’oggi le recensioni influenzano la scelta di tutti (collaboratori, investitori, partner…), possiamo essere molto orgogliosi di quelle che ci sono state attribuite!

Ma secondo me, il 2022 merita un voto di 5/5 per tutti i risultati ottenuti insieme:

  • Eccellente soddisfazione dei clienti, come dimostrano i nostri tassi di rinnovo (90,8% per i key account, 72,5% per le PMI) e un punteggio NPS di 47
  • L’aumento dell’utilizzo dei nostri prodotti e in particolare della nostra applicazione mobile: 10,8k download, 2,8k utenti in media ogni mese per 5,5 connessioni a settimana
  • Il successo del lancio del nostro prodotto Messages, considerato una priorità per il futuro di Partoo, con 8.787 punti vendita che lo utilizzano, il 36% dei quali sono grandi imprese
  • Un impressionante aumento del fatturato: da 14,5 a 24 milioni di euro, aumento di 9,5 milioni di euro (rispetto ai 6,6 milioni di euro del 2021)
  • Un’impronta internazionale in crescita con il 40% dei nostri introiti esterni alla Francia, di cui il 5% (1,2 milioni di euro) dal Sud America, un continente in cui investiremo molto nei prossimi mesi
  • Il successo dell’acquisizione di Pulp con il lancio del vertical Partoo Food, che consente ai ristoratori di beneficiare di una soluzione unica in Francia per sviluppare la propria attività
  • Un aumento vertiginoso del personale: eravamo 236 lo scorso gennaio e ora siamo 405
  • Un NPS dei dipendenti pari a 56, 15 punti in più rispetto alla media delle start-up francesi

Verso una crescita misurata e controllata

Per diversi anni, da Partoo abbiamo ottenuto una crescita del fatturato dall’80% al 100% annuo. Ne abbiamo apprezzato gli aspetti positivi: adrenalina, elevato ritmo di lavoro, progressi individuali accelerati, riconoscimenti…

Ma ne abbiamo visto anche i limiti: sovraccarico, stress mentale, preoccupazioni varie, stanchezza, rischio di deterioramento della nostra cultura aziendale… Tuttavia, questo ritmo di crescita era spesso una necessità.

Mentre alcuni promuovono la “non crescita”, noi crediamo che la crescita non debba essere un problema, soprattutto quando l’azienda ha un impatto positivo sulla società. La crescita diventa un problema quando diventa un’ossessione, che può facilmente portare al rischio.

Lo stiamo vedendo da diversi mesi: molte scale-up stanno licenziando decine o addirittura centinaia di persone. In molti casi, queste aziende hanno presentato agli azionisti un piano di crescita molto ambizioso, basato su un numero enorme di assunzioni.

Con il deteriorarsi della situazione economica, sono peggiorate anche le loro aspettative di crescita. Non essendo redditizie, non hanno avuto altra scelta se non di procedere a licenziamenti in massa, senza tener conto delle conseguenze umane che ciò poteva generare: insicurezza, ansia, difficoltà..

Vogliamo evitare a tutti i costi questa trappola e ci impegniamo a gestire Partoo in modo prudente. Il nostro successo dipende esclusivamente dalla nostra capacità di adattarci ai cambiamenti del mercato e di rafforzare le nostre fondamenta. In questo senso, abbiamo una buona base: un sincero desiderio di aiutare i nostri clienti, un prodotto semplice ed efficace e un’eccellente cultura aziendale. Quest’ultima è una dei nostri maggiori punti di forza.

Immagine di brand e cultura aziendale

Qualche decennio fa, la costruzione del brand si basava sull’identificazione di un messaggio forte, veicolato da annunci radiofonici e televisivi. Il “Just do it” di Nike, il “Stappa la felicità” di Coca Cola o il “What else” di Nespresso sono buoni esempi.

Al giorno d’oggi, la costruzione del brand passa attraverso un processo molto diverso. Con Internet, infatti, abbiamo accesso in tempo reale a migliaia di contenuti su ogni azienda: una buona esperienza di un candidato condivisa su Glassdoor, un cliente soddisfatto che si esprime su Google, un messaggio ispiratore su Linkedin, un articolo su Techcrunch, la foto di un team building pubblicata su Instagram… Nell’era della trasparenza (volontaria o involontaria) chiunque può influenzare l’immagine di un’azienda e uno slogan, che per quanto potente, diventa obsoleto. Ci siamo quindi chiesti: qual è il modo migliore per creare una grande immagine di brand e trasmetterla a tutti in modo che duri nel tempo?

La nostra risposta è stata ovvia: attraverso la cultura aziendale. Se la cultura aziendale è onesta e incarnata da tutti, influenzerà la passione per il cliente, la semplicità del prodotto e la volontà di avere un’influenza positiva sull’ambiente e sulla società. Chiunque interagisca con Partoo diventa un ambasciatore quando parla con amici, colleghi o addirittura familiari. Alla fine, la cultura aziendale e l’immagine di brand sono due facce della stessa moneta.

Se vogliamo che la nostra cultura aziendale sia duratura, dovremo padroneggiare tre punti:

  • L’assunzione: visto che una persona può influenzare positivamente o meno le dinamiche aziendali, durante il processo di assunzione siamo attenti a garantire che tutti si adattino alla nostra cultura. In particolare, stiamo sviluppando una griglia di valutazione per stabilire se il candidato può abbracciare i nostri 6 valori.
  • Il “Programma di benvenuto” (precedentemente chiamato onboarding): una volta assunti, i candidati hanno spesso un’idea approssimativa di ciò che ci definisce come azienda. È quindi nostra responsabilità spiegare loro in dettaglio le nostre tradizioni, i nostri rituali e il nostro modo di lavorare e comunicare gli uni con gli altri. Per questo motivo abbiamo avviato una formazione dedicata ai nostri 6 valori, per spiegare come si possono incarnare nella vita quotidiana. Inoltre, anche i dipendenti di lunga data contribuiranno a questo “Programma di benvenuto” attraverso il sistema di “buddy” che stiamo per ripristinare: a ogni nuova recluta verrà assegnato un “anziano” che si occuperà della sua corretta integrazione durante la prima settimana da Partoo.
  • Valori: come avrete capito, sono il collante della nostra cultura. Fin dall’inizio di Partoo, quando avevamo meno di dieci dipendenti, volevamo che la nostra azienda e le persone che ne facevano parte sentissero un lato di “divertimento” a lavoro, affinassero il loro senso di “curiosità” per sviluppare cose nuove e di “empatia” per coloro che li circondano. Però, dopo qualche anno ci siamo resi conto che questi valori non bastavano a definirci, perché dobbiamo anche saper rimanere “semplici” nel nostro lavoro, “esigenti” verso gli altri e soprattutto verso noi stessi, tenendo presente che abbiamo il dovere di “avere un impatto” positivo sul nostro pianeta e sull’ambiente circostante. Tutti questi valori sono la nostra forza, sono frutto di una vera e propria convinzione, a differenza della maggior parte delle aziende che definiscono i propri in modo superficiale. La maggior parte delle aziende che ispirano la nostra generazione hanno una cultura forte. Tuttavia, questa non è sufficiente per vincere contro la concorrenza. Per diventare leader del proprio settore, bisogna essere in grado di differenziarsi dagli altri attori adottando una strategia originale.

La nostra strategia per essere leader

Pensiamo che essere i migliori non sia un fine, ma è la sola via possibile per poter avere un impatto positivo sulla società. Infatti, sono spesso i successi ad essere osservati e riprodotti. È quindi essenziale per noi supportare un numero crescente di clienti, aumentare la nostra quota di mercato e, infine, essere identificati come leader. Per raggiungere questo obiettivo, abbiamo sviluppato una strategia basata su tre aree principali:

  • Trusted Partner: ci impegniamo a mantenere relazioni eccellenti con le persone con cui abbiamo a che fare (prospect, partner, clienti). Inoltre, facciamo del nostro meglio per soddisfare i clienti con i nostri prodotti, che sono semplici ed efficienti. Riteniamo che la combinazione di questi due elementi crei una relazione forte e a lungo termine.
  • Esperti locali: questo vantaggio competitivo è il risultato di un forte investimento su due aspetti: la semplicità e l’assistenza al punto vendita. Pochi operatori del nostro mercato sono disposti a investire così tante energie per semplificare l’esperienza del loro prodotto. Tuttavia, l’assistenza al cliente ci sembra essenziale perché i nostri utenti sono spesso persone che non hanno familiarità con le piattaforme tecnologiche. Poiché il prodotto da solo non è sufficiente a dare loro piena soddisfazione, si aspettano di avere un supporto reattivo che li accompagni in caso di emergenza.
  • All in one: il valore principale del nostro prodotto deriva dalla possibilità di fare tante cose da un’unica interfaccia (gestire la propria visibilità online, controllare la propria reputazione, rispondere ai messaggi dei potenziali clienti, ecc.). L’importanza di questa strategia risiede nel fatto che, man mano che i nostri clienti iniziano ad usare diverse piattaforme, si rendono conto di quanto sia difficile sfruttarle tutte al massimo delle loro potenzialità. Per loro la centralizzazione e l’esistenza di un unico strumento sono quindi una priorità assoluta.

Sebbene siamo fiduciosi per il futuro, in quanto continuiamo a svilupparci lungo queste tre direttrici, è essenziale tenere a mente la nostra visione aziendale: Make things right (fare le cose giuste). Il suo ruolo è quello di guidarci nelle nostre decisioni quotidiane, per contribuire alla nascita di un nuovo modo di lavorare, più in armonia con il nostro ambiente. Se ci atterremo agli elementi sviluppati in questo memo, faremo parte di un gruppo ristretto di aziende con un modello di business comprovato e la priorità di avere un impatto positivo sull’ambiente.

Il mio desiderio è che ci muoviamo mano nella mano in questa direzione.

Forza e onore.”

Thibault

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