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Sommario
Da diversi decenni, Google si è imposto come leader indiscusso dei motori di ricerca. Tuttavia da due anni e, in particolare, nell’estate 2024, le modalità in cui vengono effettuate le ricerche online hanno subito profondi cambiamenti e cambiato le carte in tavola. L’intelligenza artificiale generativa ha spianato la strada a nuovi modi di cercare le informazioni online e di interagirci. Andiamo a vedere più nei dettagli!
🖥️ Webinar – 15 ottobre 2024 – 17:00 (CEST)
Per aiutarti a capire cosa sono i motori generativi e come prepararti ad affrontarli, guarda il nostro webinar del 15 ottobre e scopri tutto quello che c’è da sapere sulla GEO (Generative Engine Optimization)!
Da ormai una decina d’anni e quindi ben prima dell’avvento dei motori di ricerca alimentati dall’IA, Google deve fronteggiare una concorrenza sempre più grande proveniente dai social network, soprattutto da TikTok e Instagram.
Poco a poco queste piattaforme, in particolare a seguito del Covid, sono diventate dei motori di ricerca per le nuove generazioni, soprattutto la generazione Z, che preferisce formati più visivi e immersivi.
Nel febbraio 2023, Google ha quindi riconosciuto TikTok come concorrente ufficiale, ammettendo che il 40% dei giovani americani preferivano TikTok o Instagram per cercare informazioni online – soprattutto ristoranti, hotel o consigli di viaggio.
Al contrario dei motori di ricerca tradizionali, queste piattaforme offrono un’esperienza di scoperta più immersiva, in cui l’informazione è presentata sotto forma di video brevi, foto e contenuti generati per gli utenti (UGC), capaci di creare una dinamica di ricerca tutta nuova, più visiva e diretta.
Con l’avvento delle tecnologie di intelligenza artificiale generativa, il panorama della ricerca online è radicalmente cambiato. Queste nuove tecnologie permettono non solo di generare risposte alle ricerche, ma anche di riformulare, sintetizzare e interpretare le informazioni in funzione al contesto.
Tra i principali attori di questa nuova ondata di motori di ricerca troviamo:
Lanciato nell’agosto 2022, Perplexity è un motore di ricerca che fornisce risposte sotto forma di riassunti generati dall’IA. Al contrario di Google, che mostra una lista di risultati sotto forma di link, Perplexity produce una sintesi testuale basata su diverse fonti affidabili. Ad oggi, negli Stati Uniti, registra 230 milioni di ricerche al mese e vede una crescita esponenziale con un traffico moltiplicato per otto in soli 12 mesi.
Questo modello è attraente grazie al suo approccio semplice, poiché l’utente non ha più bisogno di cliccare su più link per ottenere una risposta completa: Perplexity, infatti, utilizza i dati disponibili online, ma in modo più mirato e sintetico, rendendo così l’esperienza di ricerca più fluida e diretta.
OpenAI, con il suo modello ChatGPT, ha rivoluzionato le aspettative in termini di ricerca online. ChatGPT, soprattutto nella versione SearchGPT del 2024, propone un’esperienza conversazionale in cui gli utenti interagiscono con il motore di ricerca in modo più umano e dinamico.
L’obiettivo di SearchGPT non è semplicemente quello di rispondere alle ricerche con dei link, ma di fornire risposte generate dall’IA adattate al contesto e al senso della domanda posta.
SearchGPT è ancora un prodotto in fase di sviluppo, accessibile unicamente su invito. Tuttavia, il suo potenziale è immenso, poiché propone un’alternativa diretta a Google, concentrandosi sulla qualità delle risposte piuttosto che sulla quantità di risultati mostrati.
Microsoft, con Bing, ha investito cospicuamente nell’intelligenza artificiale per sviluppare New Bing, un’esperienza di ricerca che integra elementi conversazionali come ChatGPT. Grazie alla collaborazione con OpenAI, Microsoft ha integrato delle funzionalità avanzate di IA in Bing, offrendo quindi un’esperienza utente più ricca.
NewBing combina gli aspetti tradizionali della ricerca, con i link blu, aggiungendo dei blocchi generati dall’IA, nominati Generative Search. In questo modo, l’utente può ottenere un riassunto della sua ricerca accedendo ai risultati tradizionali, che offrono un doppio approccio unico sul mercato.
Davanti all’espansione delle tecnologie di IA, Google ha dovuto reagire per preservare la sua posizione dominante nella ricerca online. Nel maggio 2023, l’azienda ha lanciato la Search Generative Experience (SGE) e, nel maggio 2024, la sua evoluzione: AI Overview.
AI Overview associa le risposte generate dall’IA con i link tradizionali, come New Bing, ma si distingue con il blocco generativo che appare sopra i risultati organici. Nonostante questa funzionalità sia ancora in fase di test, Google prevede una diffusione progressiva, prima negli Stati Uniti, poi in Italia entro il 2025.
Il debutto di AI Overview non è stato semplice, a causa di alcune risposte sbagliate o bizarre. Ciononostante, Google perfeziona costantemente i suoi algoritmi per assicurarsi che l’IA generativa migliori l’esperienza dell’utente. Nonostante la comparsa di nuovi attori come SearchGPT e New Bing, Google resta profondamente ancorato nelle abitudini degli utenti grazie alla ricchezza dei suoi database, quali Google Maps e Shopping, che consolidano la sua posizione.
L’evento più significativo dell’estate 2024 è stato il lancio di SearchGPT di OpenAI. Annunciato già da tempo, questo motore di ricerca si basa su un’interfaccia generativa in cui le risposte sono sia generate dall’IA sia accompagnate dai classici link. Al contrario di Google, SearchGPT non diffonde annunci pubblicitari, il che potrebbe rivelarsi un vero e proprio asso nella manica per gli utenti che vogliono cercare informazioni senza essere sommersi dalle pubblicità.
La forza di SearchGPT risiede nella sua capacità di rivoluzionare la maniera in cui vengono trattate le ricerche. Piuttosto che limitarsi alle parole chiave e ai link, il motore analizza il contesto e il significato delle ricerche per fornire una risposta precisa e pertinente. Questo modus operandi modifica in modo significativo la maniera in cui gli utenti interagiscono con la ricerca, rendendo l’esperienza più fluida e intuitiva.
Tuttavia, resta il punto interrogativo sul modello economico di SearchGPT. Difatti, considerando i costi cospicui legati alla generazione di risposte dell’IA, è ancora incerto se questo modello senza pubblicità sia sostenibile a lungo termine.
OpenAI, per garantire questo servizio su larga scala, forse dovrà integrare una forma di monetizzazione, attraverso pubblicità brevi o collaborazioni.
Con la nascita di questi nuovi motori di ricerca IA, la SEO tradizionale si trasforma nella GEO (Generative Engine Optimization). L’obiettivo della GEO è ottimizzare la maniera in cui i motori generativi, come SearchGPT o AI Overview, utilizzano i dati di un sito per generare delle risposte.
I principi della GEO restano simili a quelli della SEO, ma con qualche adattamento necessario. Per esempio, l’utilizzo dei dati strutturati (via Schema.org) e dei contenuti pertinenti alle ricerche degli utenti, come le FAQ o le guide pratiche, è fondamentale per influenzare i risultati generati da queste nuove IA.
I motori IA, come AI Overview o SearchGPT, si avvalgono di dati sia strutturati (tag, metadati) sia non strutturati (testi, immagini, video). Per massimizzare la loro visibilità in questo nuovo ecosistema, le aziende devono assicurarsi che i loro dati siano accessibili e ottimizzati per essere integrati in modo efficace nelle risposte generate dall’IA.
Uno degli elementi centrali per i motori di ricerca generativi è il contenuto generato dagli utenti (User-Generated Content), soprattutto le recensioni online. Al contrario dei contenuti creati dai brand, i motori IA percepiscono le recensioni come risorse più affidabili e obiettive.
Di conseguenza, le aziende devono concentrarsi sulla gestione delle loro recensioni, assicurandosi di rispondere a queste recensioni e di incentivarle, poiché saranno utilizzate sempre di più dai motori IA per influenzare le risposte generate. Le soluzioni che permettono di raccogliere e gestire in modo efficace le recensioni online, come quelle proposte da Partoo, diventano quindi fondamentali in questa nuova era della GEO.
Il futuro della ricerca online si annuncia ricco di innovazioni. I motori di ricerca generativi spianano la strada a ricerche più lunghe e complesse, risposte più personalizzate e un’esperienza dell’utente arricchita dai contenuti multimediali (video, audio, immagini).
Grazie alla sua forte implementazione e ai suoi solidi database (come Maps e Shopping), Google continuerà ad avere un ruolo preponderante in questa evoluzione, nonostante la nascita di nuovi attori.
Le aziende come Partoo partecipano attivamente a questa trasformazione, aiutando i venditori al dettaglio a ottimizzare la loro presenza online, che sia attraverso gli store locator, la gestione delle recensioni o l’ottimizzazione dei dati locali.
L’era dei motori di ricerca IA è appena iniziata e coloro che sapranno adattarsi rapidamente a queste nuove tecnologie raccoglieranno i frutti di questa rivoluzione digitale.
Per concludere, l’intelligenza artificiale generativa sta trasformando profondamente la ricerca online, spianando la strada a opportunità inedite per le aziende.
Tuttavia, per trarre vantaggio da questa nuova era è fondamentale capire e anticipare i cambiamenti in materia di SEO, GEO e gestione delle recensioni. Partoo si posiziona come attore chiave in questo ecosistema, pronto ad accompagnare le aziende in questa trasformazione digitale continua.
Se vuoi saperne di più sulle soluzioni che propone Partoo o partecipare ai nostri prossimi webinar sull’IA e la ricerca online, non esitare a contattarci!
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